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UN‘AVVENTURA TRA I CALANCHI DI BAGNARIA: IL RACCONTO DI MAX MARISOLI

  • 112      Mariella Rossi
Focus Oltrepò
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L‘autunno è la stagione in cui la natura si trasforma in una tavolozza di colori vividi e saturi, e per gli amanti della montagna e della MTB, come Max Marisoli, è il periodo ideale per avventurarsi in nuovi percorsi. Questa volta, Max ha deciso di esplorare i calanchi di Bagnaria, una zona affascinante e ancora poco battuta, resa ancora più suggestiva dalle nuvole basse e dalla leggera pioggerellina che accompagna il paesaggio.

“Ogni giro in bici diventa speciale con i colori autunnali e le nuvole basse,” racconta Max. Il cielo grigio che minaccia pioggia, il profumo intenso della terra bagnata, l‘odore dell‘humus che permea l‘aria: sono questi gli elementi che rendono i suoi giri in montagna un‘esperienza unica. "Adoro non sapere cosa troverò lungo il percorso. È una sfida, una spinta a superare i miei limiti. Amo spingermi sempre un po‘ oltre."

Il percorso di oggi lo porta tra le pieghe dei calanchi, formazioni di argilla erosa che sembrano quasi scolpite a mano. Max è attratto da questi paesaggi surreali, simili a colline di cartapesta o zucchero, incorniciati da fiori gialli che si stagliano contro il grigio delle nuvole.

Partito da Bagnaria, Max segue il suo istinto e decide di imboccare un bivio che lo conduce verso Casa Massone, un tratto di strada già conosciuto. Nonostante l’erba alta che copre la traccia del sentiero, riconosce un riferimento familiare – un lampione – che lo guida attraverso il campo fino a una piccola cappelletta rosa. Da qui, il sentiero segnalato si divide verso Livelli e Monte Crocetta, ma Max, incuriosito, segue una piccola striscia di sterrato che lo porta ai calanchi.

Ma non c‘è tempo per contemplare troppo: l‘istinto lo spinge avanti, e così, immerso in un trail che si snoda tra piante colorate, farfalle e tracce di ungulati, raggiunge il bivio per Monte Bagnaria e Costa della Mula. È proprio dove voleva arrivare.

Le nuvole basse e la leggera pioggia creano un‘atmosfera quasi mistica mentre Max continua la sua salita. Potrebbe chiudere l‘anello e tornare a Bagnaria attraverso il Sentiero 144, ma questo non è nello stile di Max: non si torna mai indietro! Così, riconosce il suo sentiero preferito, quello che lo porta a Costa della Mula. La salita è impegnativa, sia per chi la percorre in MTB che a piedi, ma vale la pena per arrivare al suo "balcone dei pensieri," un punto panoramico che domina Bagnaria e offre una vista mozzafiato a 360 gradi.

La fatica viene ripagata non solo dal panorama, ma anche dalla bellezza della flora circostante e dai segni della presenza di animali selvatici, che sembrano osservare gli intrusi tra i boschi.

Nonostante la pioggerellina che lo incalza, Max decide di non seguire la strada più semplice. Invece, opta per un "salto" alla Madonna dell’Endurista di Sagliano, un luogo magico che gli ricorda le foreste del Nord Europa. “È l‘ombelico dell’Oltrepò,” afferma Max, “un posto fatato che merita una preghierina veloce prima di ripartire.” Da qui, la salita diventa ancora più tosta, con pietre smosse e disordinate, simile ai sentieri impervi dell’entroterra ligure.

Una volta superata questa sfida, Max arriva a Sagliano, un crocevia di sentieri, da dove prosegue verso il cimitero per imboccare una strada bianca che lo riporta giù tra campi e cascine. Lungo il cammino, avvista anche qualche capriolo che attraversa il sentiero, un piccolo regalo della natura che completa l‘avventura.

Dopo la discesa, Max raggiunge Crenna, dove una sosta al bar Camerini per una birra o un caffè diventa il rito di chiusura di ogni giro. Da lì, si dirige verso la greenway, il percorso ciclabile che lo riporta a Bagnaria.

E così, tra nuvole basse, pioggia leggera, calanchi e sentieri immersi nella natura, si conclude un‘altra avventura memorabile. Il motto di Max rimane: “Gira che ti passa,” un invito per tutti gli amanti delle escursioni e della MTB a non fermarsi mai, a esplorare e ad abbracciare ogni nuova avventura con passione e curiosità.

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