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I CANTI POPOLARI DELL’OLTREPÒ PAVESE E DELLE QUATTRO PROVINCE

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Focus Oltrepò
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In primo luogo, le Quattro Province sono unite da una tradizione musicale comune. Pavia, Alessandria, Genova e Piacenza spartiscono territori simili, ricette affini, dialetti che si somigliano, ma ancora prima fu la musica ad avvicinarle. Ancora oggi è uno dei maggiori elementi che le rende unite, un’identità culturale che non ha mai smesso di cessare nonostante le difficoltà che si riscontrano nel mantenere vive le tradizioni locali durante quest’epoca.

La popolazione agricola e contadina dei monti del territorio ha sempre fatto della musica il fulcro di ogni festa. In Oltrepò Pavese non c’era momento di festeggiamenti senza l’accompagnamento del piffero e della fisarmonica. Sentire queste musiche era sinonimo di allegria e aiutava anche a scandire i periodi dell’anno. Ogni ricorrenza era infatti legata a particolari canzoni, basti pensare alla Galina Grisa corrispondente ai riti del calendimaggio. In Oltrepò è Romagnese che ha conservato più a lungo questa tradizione proponendo nel periodo pasquale un ciclo di eventi e canti popolari itineranti per celebrare questo periodo dell’anno. L’intero repertorio dei canti locali non trova oggi molte testimonianze scritte. Il tutto è sempre stato frutto di trasmissioni orali da padre in figlio andando purtroppo a perdersi nel tempo. Non è del tutto casuale se questa tradizione musicale sia ancora oggi oggetto di studi etno-musicologici.

I canti popolari dell’Oltrepò Pavese sono perlopiù a più voci, accompagnati dalle danze di gruppo o di coppia. A fare da base ai testi che narrano la storia del posto e delle attività legate alla campagna ci pensano gli strumenti musicali per cui il territorio è rinomato. Se Stradella è la capitale della fisarmonica, Cegni la è dei più magistrali pifferai delle Quattro Province. Una volta questi canti accompagnavano le feste, ma anche i momenti di condivisione che si potevano rintracciare nella vendemmia e nella raccolta ni campi. Attimi in cui scandire il tempo e rendere meno faticoso il lavoro. Oggi questi canti sono una rievocazione dei tempi passati, un ricordo malinconico, ma che per fortuna resta vivo nella memoria e nelle serate in compagnia. Parlando di canti popolari è impossibile non menzionare i Caballeros, gruppo oltrepavese composto da Angelo Rossi, Giuseppe Zanardi, Carlo Zanocco, Luciano Rolandi e Natale Buscone che con la tecnica della polivocalità ha mantenuto viva la tradizione montanara del territorio. Armonie vocali che hanno portato alla conquista di premi e alla consacrazione come primo gruppo folk locale.

 

 

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