Domenica si terrà la presentazione ufficiale del Distretto del Cibo Bioslow dell’Oltrepò Pavese, un evento cruciale che segnerà il primo passo verso un futuro di rinascita per l‘area. L‘iniziativa, già in fase di riconoscimento presso la Regione Lombardia, rappresenta una sfida decisiva per contrastare lo spopolamento e stimolare investimenti e turismo. Un ambizioso progetto che punta a ridare vita al nostro territorio.
Il distretto BioSlow dell’Oltrepò Pavese è molto più di una semplice iniziativa locale. È il frutto del lavoro di una task force che coinvolge una vasta gamma di operatori locali e nazionali. Tra questi, spiccano attori del settore agricolo, vitivinicolo, associazioni ambientaliste come Slow Food e Legambiente, nonché enti pubblici e privati impegnati nello sviluppo del territorio quali Borghi più Belli d’Italia e Touring Club Italiano. A dirigere questa iniziativa è la società Colline e Oltre S.p.A., una realtà partecipata da grandi nomi come Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo.
La creazione di un distretto del cibo rappresenta una vera e propria opportunità per il territorio dell’Oltrepò pavese, che da sempre è vocata alla produzione agricola, in particolare nel settore del vino. Il distretto punta a strutturare una rete di piccole e medie imprese agricole, cooperative, e produttori locali, creando un circuito virtuoso che potenzi l‘economia locale, ne migliori la competitività e promuova un turismo enogastronomico di qualità.
Il distretto permetterà inoltre di accedere a fondi europei specifici per i distretti del cibo, un‘opportunità che garantirà risorse essenziali per lo sviluppo di progetti legati all‘agricoltura, alla viticoltura e al turismo sostenibile.
L‘evento di domenica 15 settembre a Broni rappresenta un momento di svolta per il progetto. Durante l‘incontro, verranno presentate le linee guida del distretto e i principali attori coinvolti. I relatori che vi presenzieranno sono:
· Elisa Nervetti, Presidente di Slow Food Oltrepò Pavese APS;
· Patrizio Dolcini, Consigliere Nazionale di Legambiente;
· Matteo Casagrande Paladini, Direttore Generale Colline & Oltre S.p.A;
· Ignazio Garau, Vicepresidente Consulta Nazionale Distretti del Cibo;
· Katiuscia Girgenti, Azienda Or dai Colli Meliflora;
· Paolo Chiaramonti, Amministratore Unico Sviluppo Valore S.r.l.
Anche se ci vorranno alcuni anni prima che il Distretto del Cibo diventi pienamente operativo, il cammino è già tracciato e gli attori coinvolti sono pronti a impegnarsi nel lungo periodo per rendere il progetto una realtà. La trasformazione dell‘Oltrepò Pavese in un polo di eccellenza agroalimentare e turistica non è più solo un sogno, ma un piano concreto che, con il supporto di istituzioni e privati, promette di cambiare il volto di questo territorio.
Il distretto BioSlow non rappresenta soltanto un rilancio economico, ma anche un nuovo modo di vivere il territorio, che pone al centro la valorizzazione delle risorse locali, il rispetto per l‘ambiente e l‘attenzione alle comunità. Questo potrebbe segnare l‘inizio di una nuova era per l‘Oltrepò Pavese, un‘area che ha tutto il potenziale per diventare un esempio di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.