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IL BORGO MEDIEVALE DI CASTANA: UN VIAGGIO NELLA STORIA E NEI SAPORI DELL‘OLTREPÒ PAVESE

  • 701      Martina Prigione
Focus Oltrepò
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Nell’incantevole scenario dell’Oltrepò Pavese orientale, tra la Valle Versa e la Valle Scuropasso, si erge un piccolo gioiello di storia e tradizione: Castana. Circondato da dolci colline coperte di vigneti, questo antico borgo medievale offre ai visitatori un’immersione nella storia e nella cultura di un territorio che ha saputo preservare il proprio patrimonio naturale e architettonico.

Il nome "Castana" si lega etimologicamente al termine "castanea", che indica il castagno o il bosco di castagne, una risorsa importante per le popolazioni locali. Tuttavia, la storia di Castana affonda le sue radici molto indietro nel tempo. Lo storico ottocentesco Severino Capsoni riportò l’esistenza di un insediamento romano nella zona, chiamato "ad Castaneam", che già indicava la presenza di un luogo abitato.

Uno dei simboli più importanti del borgo è senza dubbio il suo castello medievale, che domina dall’alto l’intera vallata. Edificato dai monaci di San Bartolomeo, il castello ebbe una posizione strategica cruciale nelle vicende politiche e militari della regione. Nel XII secolo, Federico Barbarossa lo sottrasse a Piacenza per donarlo a Pavia, segnando l‘inizio di un periodo di alterne dominazioni.

Nel corso dei secoli, Castana passò sotto il controllo di varie famiglie nobili. Dal feudo dei Beccaria, con la morte di Pietro Beccaria nel 1531, il possedimento fu ereditato dai Borromeo. Questi ultimi, tra i più noti fu la famiglia che eresse nel castello l’oratorio dedicato a San Carlo Borromeo. Dopo di loro, il castello fu proprietà degli Arrigoni, dei Pallavicino, dei Pessina e infine del barone De Ghislanzoni.

Della struttura originaria del castello rimane oggi solo la parte inferiore e alcuni tratti delle mura di cinta orientali, poiché gran parte dell‘edificio fu ricostruita nel XVIII secolo. Fu trasformato in una dimora signorile dai Pallavicino Triulzi, come testimonia una lapide murata nel castello. Nonostante queste modifiche, l‘interno conserva ancora elementi di grande pregio come volte a botte in mattoni e soffitti a cassettoni decorati. Anche se attualmente è una residenza privata, il castello continua ad affascinare per la sua storia e per la sua posizione panoramica.

Oltre al suo patrimonio storico, Castana è nota anche per la produzione di eccellenti vini, frutto di una lunga tradizione vitivinicola. Le colline che circondano il borgo sono infatti ricoperte di vigneti da cui si ricavano vini pregiati come Barbera, Bonarda, Buttafuoco, Sangue di Giuda, Pinot e Riesling.

Tra questi, il Buttafuoco è il prodotto più caratteristico e raro. Questo vino rosso, robusto e corposo, nasce da una zona viticola molto ristretta che comprende Castana e pochi altri comuni dell’Oltrepò Pavese. La combinazione unica di esposizione, microclima e terreno conferisce al Buttafuoco un carattere distintivo, che lo rende un vino particolarmente ricercato dagli intenditori.

Il nome "Buttafuoco" risale almeno al 1861, quando apparve in atti notarili ufficiali. Questo vino rappresenta una delle eccellenze del territorio, simbolo di una cultura vinicola che si tramanda di generazione in generazione.

Passeggiare per le frazioni e gli isolati sparsi di Castana significa immergersi in un’atmosfera fuori dal tempo, dove le tradizioni contadine e la storia medievale convivono armoniosamente. Oltre al castello e alla chiesa, vale la pena visitare anche il Palazzo Municipale, risalente al 1880, un altro esempio del passato glorioso del borgo.

 

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