Sempre più milanesi guardano all‘Oltrepò Pavese come alla meta ideale per sfuggire al caos cittadino. Attratti dalla bellezza incontaminata del paesaggio e da uno stile di vita più tranquillo, molti stanno scegliendo di lasciare Milano per vivere tra le colline. Questo fenomeno, cresciuto anche grazie allo smartworking, sta trasformando questo territorio in un rifugio privilegiato per chi cerca un equilibrio tra natura e vicinanza alla città.
Negli ultimi anni, un numero crescente di milanesi ha rivolto lo sguardo verso l‘Oltrepò Pavese, un‘area caratterizzata da dolci colline, borghi storici e un‘atmosfera rurale che sembra essere la perfetta antitesi alla frenesia della metropoli. Secondo recenti sondaggi, ben il 50% dei milanesi sogna di abbandonare la città per trasferirsi in campagna, e l‘Oltrepò Pavese emerge come una delle mete più ambite
La pandemia di COVID-19 ha accelerato questa tendenza, stravolgendo le abitudini di vita e di lavoro di molti. Con la diffusione dello smartworking, molte persone hanno scoperto la possibilità di lavorare da casa, riducendo così la necessità di essere fisicamente presenti negli uffici di Milano. Questo ha aperto la strada alla realizzazione di un sogno che per tanti era rimasto nel cassetto: vivere in un ambiente più tranquillo, immerso nella natura, senza dover rinunciare completamente alla vicinanza della città.
L‘Oltrepò Pavese, situato a meno di un‘ora di macchina da Milano, si presenta come una destinazione ideale. L‘area offre una combinazione vincente di paesaggi mozzafiato, aria pulita e ritmi di vita più rilassati, il tutto senza essere troppo distante dal cuore pulsante della Lombardia. Questa vicinanza rappresenta un fattore decisivo, soprattutto per coloro che hanno bisogno di tornare occasionalmente in città per motivi di lavoro o per mantenere le proprie connessioni sociali.
Tra le motivazioni più frequenti emerse dai sondaggi troviamo il desiderio di un ritorno a uno stile di vita "rurale". Per molti milanesi, l‘Oltrepò rappresenta la possibilità di riscoprire un contatto più autentico con la natura e con le tradizioni locali, lontano dalle logiche consumistiche e dall‘ansia tipica della vita cittadina. Qui è possibile dedicarsi ad attività come l‘orto, la viticoltura, o semplicemente godere del silenzio e della serenità che solo una campagna incontaminata può offrire.
A conferma di questo trend ci sono i dati provenienti dalle agenzie immobiliari locali. Negli ultimi quattro anni, il mercato immobiliare dell‘Oltrepò Pavese ha registrato una crescita significativa, con un aumento delle vendite di case sia nei borghi storici che nelle aree più periferiche. Molte di queste transazioni sono state effettuate da milanesi in cerca di una nuova vita fuori città.
I prezzi degli immobili, pur essendo aumentati rispetto al passato, rimangono comunque accessibili rispetto a quelli di Milano e di altre località turistiche più blasonate. Questo fattore ha certamente contribuito ad attirare un pubblico variegato, composto non solo da famiglie in cerca di uno spazio più ampio per i propri figli, ma anche da giovani professionisti e pensionati desiderosi di un cambiamento radicale.
Questo rinnovato interesse per l‘Oltrepò Pavese ha portato anche a una riscoperta dei borghi storici che, per anni, hanno sofferto di spopolamento. Con l‘arrivo di nuovi residenti, molti di questi luoghi stanno vivendo una sorta di rinascita, con un incremento delle attività locali, come ristoranti, negozi di prodotti tipici e piccoli agriturismi.
In conclusione, il fenomeno dei milanesi che scelgono l‘Oltrepò come nuova casa sembra destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Le motivazioni che spingono verso questa scelta sono profonde e legate a un cambiamento delle priorità, dove il benessere personale e il contatto con la natura prevalgono sull‘esigenza di vivere nel caos cittadino. L‘Oltrepò Pavese, con le sue colline incantevoli e il suo stile di vita rurale, appare come la risposta perfetta a questo desiderio di cambiamento.
