Il Sangue di Giuda è un vino prodotto esclusivamente in provincia di Pavia, grazie alle particolari condizioni climatiche e del terreno. Questo rosso dolce e frizzante nasce da vitigni autoctoni come Croatina e Barbera, coltivati sulle colline locali. Un prodotto unico, frutto della tradizione e del territorio.
Tanto amato quanto bistrattato questo vino dell’Oltrepò Pavese che è legato a leggende, critiche ed elogi. Se è vero il detto “nel bene e nel male, purché se ne parli”, il Sangue di Giuda ha fatto centro. Per anni è stato associato al mondo femminile per le sue note dolci e fruttate, ma oggi, grazie allo sdoganamento di questi preconcetti, è al centro della rivoluzione vinicola locale, portando ancora più in alto il nome dell’Oltrepò enologico nel mondo.
Il Sangue di Giuda si può produrre solamente in provincia di Pavia. Questo è il primo importante requisito che possiede questo vino. Un paletto che lo rende uno dei massimi esponenti della tradizione vinicola dell’Oltrepò Pavese per la sua unicità. Dal 2010 può anche vantarsi della Denominazione di Origine Controllata, ma quello che lo rende ancora più speciale è la sua versatilità. Questo vino è infatti prodotto in tre differenti versioni: normale, frizzante e spumante. Il disciplinare del Sangue di Giuda è un raro caso di libertà d’azione da parte dei viticoltori che non sono costretti a rispettare rigide percentuali di uvaggi, ma possono spaziare a piacimento, avendo solamente cura del risultato finale. Questa mancanza di norme precise può essere un’arma a doppio taglio: prodotti differenti e contraddistintivi per ogni azienda vinicola, ma anche maggior possibilità di creare combinazioni che possano dare un risultato finale non sempre perfetto.
Le uve che daranno vita al Sangue di Giuda sono Barbera, Croatina, Rara e Ughetta. Ma perché questo vino ha questo nome così particolare? Dati alla mano, è il color rubino intenso che riconduce a questa nomenclatura. La vena poetica e il marketing portano a una versione differente della sua origine. Il luogo dove tutto accadde è Broni e qui Giuda, resuscitò per volere di Gesù dopo essersi pentito del suo tradimento. La gente locale lo riconobbe e tentò di ucciderlo, ma Giuda espiò i suoi peccati risanando le viti dalla malattia che in quel momento le stava colpendo. Il raccolto andò talmente bene che decisero di attribuire questo nome al vino. Tornando all’attualità, il Sangue di Giuda è diventato protagonista delle carte dei vini del territorio anche grazie alla sua predisposizione agli abbinamenti con i prodotti del posto. Risulta ottimo in compagnia di formaggi e salumi stagionati, ma dà il meglio di sé se servito con i dolci come le crostate, i dessert a base di frutta e con la tipica torta di San Contardo.