Voghera è una città che racchiude in sé un ricco passato, risalente ai tempi dell‘Impero Romano. Conosciuta anticamente come Iria, Voghera affonda le sue radici in una storia millenaria che ha modellato non solo il suo nome ma anche la sua identità culturale e urbana.
Le origini di Voghera risalgono al 44 a.C., quando i Romani fondarono una colonia nella zona, battezzandola Iria. Questa nuova città fu voluta da Giulio Cesare come colonia militare, uno status che comportava non solo ricchezze e privilegi, ma anche la costruzione di strade, palazzi e altre infrastrutture necessarie per sostenere la crescita di un insediamento strategicamente posizionato. Iria si trovava infatti all‘incrocio di importanti vie di comunicazione che collegavano la Liguria, il Piemonte, l‘Emilia e la Lombardia, con la via Postumia che fungeva da arteria principale per i commerci e i movimenti militari.
La posizione strategica di Iria, se da un lato le avesse conferito importanza economica e militare, dall’altro la avrebbe resa vulnerabile agli attacchi delle popolazioni barbariche. Nei secoli successivi alla sua fondazione, la città subì ripetute incursioni che ne compromisero la stabilità e, alla fine, costrinsero la popolazione a fuggire. I barbari, attratti dalle ricchezze e dall‘importanza strategica di Iria, la saccheggiarono più volte, devastandola e riducendola a un cumulo di macerie.
Questo periodo segnò una fase di profonda crisi per la città, che perse gran parte della sua popolazione e del suo splendore. Gli abitanti, per sfuggire alla distruzione, si rifugiarono lungo le sponde del fiume Iria, dove diedero vita a un piccolo insediamento, ormai lontano dalla grandezza originaria di Iria. Quel che era un tempo una fiorente città romana, si ridusse a un semplice vicus, un villaggio, che gradualmente prese il nome di Vicum Iriae.
La trasformazione da Iria a Voghera è un viaggio lungo e complesso, riflesso delle molteplici influenze e dei cambiamenti storici che hanno attraversato la regione. Già nel 626, nei racconti della vita di San Colombano scritti dal monaco Giona di Bobbio, si fa riferimento a questo insediamento come Vicum Iriae. Nei secoli successivi, il nome della città continuò a evolversi, adattandosi alle varie dominazioni e influenze linguistiche. Tra i toponimi che si susseguirono, troviamo Vichiera e Viqueria, che testimoniano il passaggio graduale dalla denominazione romana alla forma moderna.
Solo con il passare del tempo e con la stabilizzazione della regione, l‘insediamento riprese a crescere e a svilupparsi, fino a diventare la città che oggi conosciamo come Voghera. Nonostante le distruzioni e le ricostruzioni, l‘eredità di Iria è rimasta impressa nel tessuto urbano e nella memoria collettiva degli abitanti. Ancora oggi, i cittadini di Voghera possono essere chiamati iriensi, un termine che riporta alla luce l‘antica gloria di questa nobile città romana.
Oggi, Voghera conserva numerose tracce del suo passato glorioso, con un patrimonio storico e culturale che affonda le radici nei secoli. I resti archeologici, le chiese antiche e i palazzi storici testimoniano la lunga e variegata storia della città. La cattedrale di San Lorenzo, per esempio, è uno degli edifici religiosi più importanti, risalente al XVII secolo, che sorge su una precedente chiesa medievale.
Le mura cittadine, benché in parte scomparse, raccontano di un tempo in cui Voghera era una fortezza difensiva di rilievo, proteggendo i suoi abitanti dalle incursioni esterne. Il Castello Visconteo, sebbene oggi sia un edificio privato, è un altro simbolo della potenza storica della città, costruito nel XIV secolo dalla famiglia Visconti che dominava la Lombardia.