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CASTELLO BECCARIA DI MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA: UN PATRIMONIO DA PRESERVARE

  • 785      Patrizia Ferlini
Focus Oltrepò
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Montebello della Battaglia è uno di quei luoghi in cui ci si deve fermare in Oltrepò Pavese per comprenderne meglio la storia e la bellezza. Da Montebello alto è possibile ammirare il Borgo e tutta la pianura padana godendo di tramonti senza pari.

Montebello della Battaglia è uno di quei luoghi in cui ci si deve fermare in Oltrepò Pavese per comprenderne meglio la storia e la bellezza. Da Montebello alto è possibile ammirare il Borgo e tutta la pianura padana godendo di tramonti senza pari. Questo paese, come dice il nome stesso, ha una storia ricca che parte dall’epoca romana e giunge ai giorni nostri costellata da numerose battaglie.

All’epoca di Federico I Barbarossa fu la famiglia Delconte a primeggiare in paese, diventandone la casata di maggior rilievo, nonché i primi feudatari. Tutto fino alla seconda metà del ‘400 quando l’amministrazione passò nelle mani della famiglia Beccaria. Tra le varie eredità lasciate, vi era anche il castello, o perlomeno i suoi resti visto che già da tempo aveva perso la sua funzione difensiva del XII secolo. Le sembianze odierne sono ben diverse da quelle della prima struttura. L’aspetto attuale si rifà ai restauri seicenteschi che lo tramutarono in residenza da realtà difensiva quale era nato.

La posizione è di tutto rispetto, in cima alla collina che ospita il cosiddetto Montebello alto, ideale per lo scopo difensivo con cui era nato il castello. La conversione ufficiale avvenne nel 1472, quando la famiglia Beccaria lo rese la propria residenza ufficiale. Da quel momento si sono succeduti diversi proprietari, primi nel 1629 i Bellocchio e successivamente i Ghislanzoni. La proprietà nel tempo si era allargata, comprendendo anche quelle che oggi sono le scuole e il municipio. Proprio quest’ultima area è stata oggetto di rimaneggiamenti che hanno portato all’eliminazione delle due ali laterali che delimitavano il cortile.

Quanto al castello vero e proprio, è possibile ancora oggi osservare la costruzione in laterizio a pianta rettangolare. La torre svetta a una delle estremità del palazzo che conta circa 50 ambienti comprensivi di camere e saloni. Il tutto si sviluppa su un’area di 2.500 mq, tutt’ora oggetto di restauri ad opera delle Belle Arti di Milano e dell’architetto Stefano Quaglini. L’obiettivo dell’attuale proprietà è quello di riportare all’antico splendore la struttura, preservandone gli spazi e rendendolo un luogo di cultura aperto a tutti.

I progetti prevedono la realizzazione di un museo dedicato a Montebello della Battaglia al piano terreno, mentre le cantine ospiteranno il Museo del vino d’Oltrepò, a rimarcare lo stretto legame con il territorio. I lavori da fare sono molti, soprattutto considerando che dalla seconda metà degli anni ’60 Palazzo Beccaria è rimasto abbandonato fino al 2013. Questo ha compromesso la stabilità e l’abitabilità della struttura, ma Davide Parisi ha preso in mano le redini del progetto e punta a rendere realtà il suo sogno.

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