Il "Sentiero dei Celti e dei Liguri" è un viaggio straordinario che si snoda lungo un percorso di 222 chilometri, attraversando tre regioni dell’Italia settentrionale: Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. Con dieci tappe che partono da Milano e arrivano fino a Sestri Levante, questo itinerario offre ai viaggiatori l‘opportunità di immergersi in una delle aree più ricche di storia e cultura dell’Italia, esplorando paesaggi mozzafiato che raccontano la millenaria eredità dei Celti e dei Liguri.
I Celti e i Liguri, antiche popolazioni che hanno abitato queste terre, hanno lasciato una profonda impronta nel tessuto culturale e storico della regione. I Celti, noti per la loro abilità guerriera e la loro cultura artigianale, dominarono l‘Italia settentrionale durante l’Età del Ferro. Portatori di una cultura vibrante e complessa, i Celti introdussero nuove tecniche di lavorazione dei metalli e influenzarono profondamente la struttura sociale e politica delle popolazioni locali.
I Liguri, da parte loro, furono un popolo enigmatico e intraprendente, che prosperò lungo la costa ligure e nelle valli interne. Abili navigatori, essi intrattennero rapporti commerciali e culturali con le civiltà mediterranee, dai Fenici ai Romani, lasciando una traccia indelebile nella storia della regione. La loro eredità si riflette non solo nei toponimi locali ma anche nelle tradizioni agricole e culturali che ancora oggi si possono osservare in Liguria.
Il cammino inizia nel cuore pulsante di Milano, di fronte al magnifico Duomo, simbolo della città. Da qui, il sentiero si snoda attraverso la Darsena, un tempo porto principale dei Navigli, per poi seguire il corso del Naviglio Pavese. Questo tratto iniziale è un viaggio attraverso il tempo, un’immersione nell’antica rete di canali che un tempo collegavano Milano con il Ticino e il Po.
Dopo aver lasciato alle spalle il trambusto della città, il sentiero si inoltra nelle tranquille campagne lombarde, costeggiando il fiume Ticino fino alla sua confluenza con il Po. Questa regione è caratterizzata da una ricca varietà di paesaggi, dai pioppeti che si estendono a perdita d‘occhio ai campi coltivati che riflettono l‘antica vocazione agricola della Pianura Padana.
Superato il Po, il cammino entra nell’Oltrepò Pavese, una terra di colline morbide ricoperte di vigneti e antichi borghi. Questa zona è famosa per la sua produzione vinicola, con vini come il Bonarda e il Barbera che rappresentano l’essenza del territorio. L’itinerario attraversa piccole comunità dove il tempo sembra essersi fermato, offrendo ai viaggiatori uno scorcio autentico della vita rurale lombarda.
Man mano che ci si avvicina agli Appennini, il paesaggio diventa sempre più vario e accidentato. Le dolci colline dell’Oltrepò lasciano spazio ai crinali rocciosi di Pietra Corva e Sassi Neri, che offrono panorami mozzafiato sulle vallate sottostanti. Questi luoghi, intrisi di antiche leggende, rappresentano una sfida per i camminatori, ma ripagano con la bellezza selvaggia e incontaminata della natura.
Bobbio, situato nella Val Trebbia, è una delle tappe più affascinanti del percorso. Questo antico borgo, noto per il suo Ponte Gobbo e l‘Abbazia di San Colombano, è stato un importante centro religioso e culturale durante il Medioevo. La sua posizione strategica, al crocevia di antiche vie di comunicazione, ne ha fatto un luogo di incontro tra diverse culture, e oggi rappresenta un punto di ristoro ideale per chi percorre il sentiero.
Dal borgo di Bobbio, il percorso prosegue verso la Val Nure, una valle appenninica che si distingue per la sua bellezza aspra e selvaggia. Qui, il cammino diventa più impegnativo, con salite ripide che portano fino alle vette che circondano la valle. L‘ambiente circostante è caratterizzato da boschi di faggi e castagni, interrotti solo da piccoli insediamenti rurali dove si possono ancora vedere le antiche case in pietra.
La Val d’Aveto, con i suoi scenari alpini, rappresenta una delle tappe più suggestive del percorso. Questa valle, incastonata tra le montagne, è un paradiso per gli amanti della natura. Il Monte Penna, che domina la valle, è una montagna sacra per i Celti Liguri, che la consacrarono al dio Pen. Scalando le sue pendici, è possibile percepire l‘antico legame spirituale che univa queste genti alla natura circostante.
Dopo aver superato il passo del Bocco, il sentiero scende nella Val Graveglia, un’altra valle ricca di storia e bellezze naturali. Questa zona è caratterizzata da un paesaggio vario, con boschi, vigneti e oliveti che si alternano a borghi antichi. Qui, si percepisce l’influenza del clima mediterraneo, con una vegetazione più tipica della costa ligure.
L‘ultima tappa del viaggio porta a Sestri Levante, una perla della Riviera Ligure. Dopo giorni di cammino attraverso monti e valli, la vista del mare rappresenta una ricompensa straordinaria. Sestri Levante, con le sue due baie, la Baia del Silenzio e la Baia delle Favole, è un luogo magico dove il passato e il presente si fondono in un’armonia perfetta. Le antiche case colorate che si affacciano sul mare raccontano storie di pescatori e marinai, mentre le spiagge invitano al riposo e alla contemplazione.