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LA VENDEMMIA ALLE PORTE NELL’OLTREPÒ PAVESE: UN’ARTE MILLENARIA CHE VIVE ANCORA OGGI

  • 817      Mariella Rossi
Focus Oltrepò
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Ormai ci siamo, la vendemmia sta per cominciare nell’Oltrepò Pavese. Le colline si tingono di un verde brillante e l’aria si riempie di un profumo dolce e fruttato. È il segnale che la stagione più attesa è alle porte, pronta a portare con sé fatica, tradizione e celebrazione.

L’Oltrepò Pavese, conosciuto per i suoi paesaggi mozzafiato e i suoi vigneti che si estendono a perdita d’occhio, è un territorio che da secoli vive in simbiosi con la vite. Qui, la vendemmia è un’arte secolare che si tramanda di generazione in generazione, un patrimonio culturale che le famiglie locali custodiscono gelosamente.

Il legame tra la vendemmia e il territorio è indissolubile. Le colline dell’Oltrepò, con il loro microclima ideale e i terreni fertili, sono il luogo perfetto per la coltivazione della vite. Le famiglie del territorio dedicano l’intero anno alla cura dei vigneti, preparando con attenzione ogni fase che precede la raccolta. E ora, con l’inizio della vendemmia, si apprestano a raccogliere i frutti del loro lavoro.

La vendemmia è un momento di grande importanza sociale e culturale, in cui le comunità si riuniscono e collaborano. È comune vedere intere famiglie, dai nonni ai nipoti, impegnate nei vigneti, lavorando fianco a fianco in un’atmosfera di condivisione e festa.

La vendemmia, però, è solo l’inizio di un lungo processo che culminerà nella produzione del vino. Dal taglio del grappolo dalla pianta, si avvia un percorso che richiede competenza ed esperienza. Dopo la raccolta, l’uva viene portata nelle cantine dove inizia la fase della pigiatura. Questo passaggio, sebbene oggi spesso automatizzato, mantiene ancora il suo fascino antico, quando i piedi nudi degli uomini e delle donne erano gli strumenti principali per estrarre il succo dalle bacche.

Segue poi la fermentazione, un processo durante il quale il mosto si trasforma gradualmente in vino grazie all’azione dei lieviti naturali. La fermentazione può durare da pochi giorni a diverse settimane, a seconda del tipo di vino che si desidera ottenere. Durante questa fase, l’attenzione e la cura dei viticoltori sono fondamentali per assicurare che il vino acquisisca le sue caratteristiche uniche.

Infine, il vino viene affinato in botti di legno o serbatoi di acciaio, dove matura e sviluppa il suo bouquet di aromi e sapori. Questo periodo può variare da pochi mesi a diversi anni, durante i quali il vino acquista complessità e profondità. Solo al termine di questo lungo processo, il vino è pronto per essere imbottigliato e, infine, degustato.

La vendemmia nell’Oltrepò Pavese è quindi molto più di una semplice raccolta. È un momento di celebrazione della vita, della terra e della tradizione. È un’occasione per guardare al passato, onorando le antiche pratiche agricole, e per guardare al futuro, con la speranza che le nuove generazioni continuino a custodire e tramandare questo prezioso patrimonio. In ogni sorso di vino dell’Oltrepò Pavese, c’è il sapore di una storia millenaria, il sudore di tante mani laboriose e l’amore per una terra generosa e affascinante.

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