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Importanti novità per la Vendemmia Turistica per lo sviluppo dell‘enoturismo

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Focus Oltrepò
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La regolamentazione della vendemmia turistica rappresenta un importante passo verso lo sviluppo dell’enoturismo nell’Oltrepò pavese.

Per l‘Oltrepò pavese la viticoltura rappresenta uno dei settori cardine dell‘economia locale. I produttori di vino sono tantissimi e, oltre ad occuparsi di tutto ciò che concerne la produzione del vino, in numerosi casi offrono diversi servizi a supporto del flusso turistico che ogni anno visita l‘Oltrepò permettendo di visitare le cantine, di degustare i vini direttamente dalle botti, di passeggiare tra i vigneti e molto altro. Negli ultimi anni questo genere di attività ha avuto un riscontro molto positivo da parte dei turisti che dimostrano particolare interesse alla scoperta di questo mondo.

E‘ proprio l‘obiettivo di consentire ai turisti di poter conoscere e vivere sempre più da vicino questa realtà che viene promossa la «vendemmia turistica». Lo scorso 12 luglio 2023 è stata siglata la nuova regolamentazione grazie al protocollo di intesa sottoscritto dall‘Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall‘Associazione Nazionale Città del Vino.

L‘enoturismo nell‘Oltrepò pavese rappresenta un settore di rilevanza economica e la regolamentazione della vendemmia turistica segna un‘importante passo avanti per promuovere ulteriormente l‘enoturismo del territorio, sfruttandone così a pieno il potenziale. Per mezzo di questo accordo le cantine avranno tutta la tranquillità di far svolgere in sicurezza ai turisti una meravigliosa esperienza, senza incorrere in spiacevoli equivoci con le autorità con le autorità preposte ai controlli sul lavoro.

In base a quanto definito nella normativa, la vendemmia turistica è «l‘attività di raccolta dell‘uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell‘ambito di un‘offerta turistica di tipo integrato». In altre parole, la vendemmia turistica non può essere considerata al pari di un rapporto di lavoro anche in considerazione del fatto che manca una reale corrispettivo economico o, in altre parole, rappresenta una prestazione totalmente gratuita. Inoltre, l‘attività deve essere circoscritta a poche ore e non può ripetersi per più di due volte nella stessa azienda vitivinicola nel corso della stessa settimana.

Altro aspetto molto importante su cui deve porre attenzione l‘azienda vitivinicola in questione è l‘identificazione dei filari destinati alla vendemmia turistica che devono essere riconoscibili e devono potersi distinguere da quelli su cui viene svolta la vendemmia ordinaria, a tal proposito devono essere apposti cartelli specifici.

Questa proposta turistica sembra rappresentare un vero plus sia dal punto di vista del turista a cui viene concesso di svolgere e di vivere un‘esperienza unica a stretto contatto con la natura ma allo stesso tempo anche per le aziende vitivinicole che possono diffondere l‘essenza di un‘arte che rappresenta una tradizione storica dell‘Oltrepò pavese.

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