Immersa nella suggestiva cornice dell‘Oltrepò Pavese, la torre Griziotti a Santa Giuletta è una struttura che racconta secoli di storia attraverso le sue mura. Questa affascinante costruzione, risalente al Medioevo, ha visto passare generazioni e conserva aneddoti e cimeli di grande importanza storica.
Torre Griziotti rappresenta un interessante esempio di architettura che combina elementi medievali e neoclassici. Sebbene sia difficile determinare con certezza senza studi approfonditi se l‘edificio ottocentesco abbia mantenuto intatte alcune parti della struttura originale medievale, ci sono vari indizi che suggeriscono questa possibilità. In particolare, la conformazione della fronte settentrionale fa pensare che alcune antiche murature siano state utilizzate nella costruzione attuale, seppur rivestite di forme neoclassiche. Questo fa della torre un simbolo di continuità storica, capace di raccontare le vicende del passato attraverso le sue trasformazioni architettoniche.
La torre, interamente edificata in laterizio e tipica dello stile pavese, è circondata da diversi edifici e da un muro di cinta che ne delineano il perimetro. La sua posizione, sebbene non elevata, le permette di dominare l‘intera pianura padana, offrendo una vista mozzafiato sull‘arco alpino che spazia dal Sestriere al Resegone. Questa caratteristica la rendeva un punto di avvistamento strategico in epoca medievale, e oggi permette ai visitatori di godere di panorami spettacolari.
All‘interno della torre sono custoditi alcuni cimeli legati all‘impresa dei Mille, testimonianze storiche di grande valore che collegano la torre a eventi cruciali del Risorgimento italiano. Una delle leggende più affascinanti legate alla torre racconta che Giuseppe Garibaldi vi abbia pernottato una notte. Questo aneddoto è plausibile, considerando l‘amicizia che legava Garibaldi al proprietario dell‘epoca, il signor Griziotti.
La torre è circondata da una piccola zona boschiva composta prevalentemente da latifoglie, che contribuiscono a creare un ambiente naturale e suggestivo attorno alla struttura. La presenza del bosco accentua il fascino della torre, rendendola un luogo ideale per passeggiate e per immergersi nella storia e nella natura.
La costruzione della torre risale al Medioevo e fu voluta dalla famiglia Beccaria, che era feudataria di Santa Giuletta. La torre è parte di un gruppo di edifici rustici, che comprende vari fabbricati e un oratorio dedicato a San Rocco, risalente alla fine del XVI secolo. Questo oratorio fu edificato per eseguire le volontà testamentarie di Gaspare Beccaria, un membro della famiglia che ha lasciato una profonda impronta nella storia locale.
All‘inizio del XIX secolo, la torre fu acquistata da Carlo Fossati. Dopo la sua morte, passò alla vedova Luigia Griziotti, figlia di Giacomo Griziotti, e successivamente al nipote Archimede. Nel 1972, Maria Griziotti, discendente della famiglia, lasciò la torre in eredità al professor Giovanni Sarolli di Monteceresino. Questo passaggio di proprietà testimonia l‘importanza e il valore affettivo che la torre ha rappresentato per le famiglie che l‘hanno posseduta.
Oggi, la torre Griziotti rimane un simbolo di storia e tradizione, un luogo dove il passato e il presente si incontrano. La sua presenza maestosa e la sua ricca storia continuano ad affascinare chiunque la visiti, offrendo una finestra unica sulla storia e sul paesaggio dell‘Oltrepò Pavese.
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0300102931