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IL MUSEO DELLA BAMBOLA E DEL GIOCATTOLO DI SANTA GIULETTA: UN TESORO DI STORIA E CREATIVITÀ

  • 599      Mariella Rossi
Focus Oltrepò
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Una volta, le bambole di Santa Giuletta erano rinomate in tutto il mondo. Durante gli anni Cinquanta, i giornali dedicavano lunghi articoli a questo paese, tutto impegnato nell‘inventare e costruire bambole con tutti i suoi accessori. In quasi tutte le case si svolgeva questa lavorazione, e vi erano una ventina di fabbriche che impiegavano un migliaio di operaie: si trattava di un vero e proprio distretto industriale.

Inizialmente le bambole venivano costruite con la cartapesta attraverso un processo molto elaborato fino al subentro della plastica, con le bambole camminanti e parlanti, e questo segnò la lenta scomparsa di quest’antica pratica. Per preservare questo patrimonio, il Comune ha raccolto bambole, giocattoli, calchi, utensili, etichette, fotografie e cataloghi delle diverse epoche, dagli anni Trenta agli anni Ottanta del secolo scorso, creando così il museo.

Il Museo della Bambola e del Giocattolo non è solo una meta turistica, ma anche un luogo di interesse storico-culturale. Negli scorsi anni, sono stati organizzati corsi indirizzati all‘artigianato artistico, con un modulo espressamente dedicato alla lavorazione delle bambole. Il Museo è completato da una nuova sede della Biblioteca Comunale, attrezzata per mostre e ricerche sulle bambole e sulla storia locale. Un‘importante novità è rappresentata dal Laboratorio, dove vengono ricostruite le bambole in cartapesta seguendo i modelli antecedenti la Seconda Guerra Mondiale. Visitare il Museo della Bambola e del Giocattolo è un’esperienza inaspettata e sorprendente. L’esposizione, insieme alla storia del processo di perfezionamento delle bambole e giocattoli, racconta anche la storia di una realtà economica e sociale di particolare interesse iniziata nel 1933. Una realtà italiana che, per molti aspetti, rappresentò un unicum nel contesto economico di riferimento.

Il Museo espone pezzi unici come Topo Gigio, realizzato nel 1958 su licenza di Maria Perego, e il pupazzo Five, simbolo della Rete Televisiva Canale 5 dal 1975. Inoltre, in occasione dei Giochi Olimpici di Mosca del 1980, fu realizzata la mascotte ufficiale Misha, utilizzando pelli di visone fornite dalla Pellicceria Annabella di Pavia. Questa mascotte, donata ai Capi di Stato, è anch‘essa esposta nel museo.

Il Museo della Bambola e del Giocattolo di Santa Giuletta è un viaggio affascinante attraverso decenni di creatività, artigianato e storia. Esplorare questo museo significa riscoprire una parte importante del patrimonio culturale italiano, rivivendo l‘epoca d‘oro di un piccolo paese che ha saputo conquistare il mondo con le sue bambole e i suoi giocattoli. Venite a scoprire questo tesoro nascosto e lasciatevi incantare dalla magia di un‘arte che ha segnato la storia di molte generazioni.

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