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LA MELIGA OTTOFILE - L‘ARTE DELLA COLTIVAZIONE TRADIZIONALE

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Focus Oltrepò
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Nel cuore della regione Lombardia, tra dolci colline baciati dal sole e rigogliosi campi coltivati, si cela un tesoro culinario dimenticato per decenni, ora riscoperto dagli amanti della buona cucina: la Meliga "Ottofile" dell‘Oltrepò Pavese. Questa varietà di mais, caratterizzata dalla sua rara forma e dai suoi pregiati attributi organolettici, rappresenta una testimonianza vivente delle tradizioni agricole locali e incarna l‘essenza stessa del territorio che la ospita.

Un Viaggio Nella Storia 

La storia della Meliga «Ottofile» è un racconto avvincente di antiche tradizioni e nobili palati. Il suo nome, derivante dalla particolare conformazione della pannocchia, composta da otto file di chicchi, evoca immagini di campi rigogliosi e mani laboriose che, con amore e dedizione, preservavano la purezza di questa varietà di mais. Si narra che il Re Vittorio Emanuele II fosse un estimatore appassionato di questa meliga, tanto da meritare l‘appellativo di «meliga del re». Il sovrano, colpito dalla sua straordinaria bontà e versatilità culinaria, ne promosse la coltivazione, garantendo così la sua continuità nel tempo. 

L‘Arte della Coltivazione Tradizionale 

Ciò che rende la Meliga «Ottofile» così unica è il metodo tradizionale con cui viene coltivata. Qui, nel suggestivo paesaggio dell‘Oltrepò Pavese, l‘agricoltura è più che una pratica economica: è un‘arte tramandata di generazione in generazione. Senza l‘ausilio dell‘irrigazione e con un‘attenzione scrupolosa per ogni dettaglio, i contadini locali curano con passione i loro campi, garantendo che ogni chicco di mais porti con sé il gusto autentico della terra. La raccolta e la sgranatura a mano aggiungono un tocco di artigianalità a questo processo, assicurando che la qualità del prodotto finale sia ineguagliabile. Dalla luce del sole al mulino a pietra, ogni passaggio è intriso di rispetto per la natura e per le tradizioni che da essa scaturiscono. 

Il Rinascimento Gastronomico 

Sebbene la Meliga «Ottofile» abbia conosciuto un periodo di declino a causa delle sfide economiche e dell‘avvento del mais «americano», oggi sta vivendo un autentico rinascimento culinario. Chef di fama internazionale e appassionati gourmet hanno riscoperto le sue virtù gastronomiche, celebrandola come un ingrediente imprescindibile nelle loro creazioni culinarie. La polenta prodotta con la Meliga «Ottofile» incanta i palati più raffinati con il suo sapore ricco e avvolgente, mentre piatti tradizionali come la «paniscia» trovano nuova vita grazie alla sua presenza. La sua texture cremosa e il suo aroma intenso la rendono la compagna ideale per una vasta gamma di ingredienti, dalla selvaggina locale alle verdure di stagione. 

Preservare un Patrimonio

La rinascita della Meliga «Ottofile» non è solo una storia di successo culinario, ma anche un impegno per preservare la biodiversità e valorizzare le varietà locali. Il suo ritorno alla ribalta rappresenta un‘opportunità unica per sostenere le comunità agricole dell‘Oltrepò Pavese e promuovere un‘agricoltura sostenibile e rispettosa dell‘ambiente. In un‘epoca in cui la ricerca della qualità e dell‘autenticità guida le scelte gastronomiche, questo prodotto della terra si erge come un simbolo di eccellenza e di connessione con le nostre radici. Che si tratti di deliziare i sensi con un piatto di polenta fumante o di onorare le tradizioni culinarie di un tempo, questa varietà di mais ci ricorda che il vero gusto della vita si trova nella semplicità e nell‘amore per la terra che ci nutre.

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