La storia si intreccia con la naturale bellezza del territorio presso l‘azienda agricola Montelio: un‘oasi che racchiude secoli di tradizioni dove è possibile degustare l‘enogastronomia dell‘Oltrepò pavese
L‘azienda agricola Montelio rappresenta un punto di riferimento nel panorama turistico enogastronomico dell‘Oltrepò pavese. Le tradizioni, la famiglia e lo spirito imprenditoriale rappresentano i concetti chiavi per descrivere la lunga storia di questa azienda.
Inizialmente, quella che ora è l‘azienda agricola Montelio, era un convento benedettino e rimase tale fino al 1800, quando arrivò Napoleone Bonaparte che sconfitte gli austrici, sciolse l‘ordine religioso. Fu in questo momento che Angelo Domenico Massa, avo delle proprietarie, acquistò la proprietà, la quale venne gestita e tramandata con molta dedizione per sette generazioni.
Angelo Domenico Massa non si occupò solamente di produrre vino, come molti in queste terre fanno da secoli ma nel 1848 iniziò l‘attività di imbottigliamento e commercializzazione di vini e creò lui stesso il marchio: «Natura Docens», tradotto significa «La Natura Insegna » che oltre ad essere un bellissimo messaggio da trasmettere, rappresenta l‘inizio di una storia arrivata fino ai nostri giorni. Ora è nelle mani delle sorelle Brazzola che, con amore e passione, gestiscono l‘azienda agricola di famiglia.
Montelio è un‘azienda mista, in quanto è composta in parte a vigneti, 30 ettari, e la restante parte a campo, 60 ettari, di conseguenza certo la produzione dei vini rappresenta un‘importante attività, ma non è l‘unica che viene svolta.
A livello turistico Montelio rappresenta una realtà importante da un punto di vista enogastronomico, in quanto, grazie alla sua calda accoglienza e il senso di famigliarità che è in grado di trasmettere, ospita ogni anno circa 1500 appassionati che arrivano da diverse parti del mondo, dal Nord America al Giappone, per godersi i panorami mozzafiato dell‘Oltrepò pavese e degustarsi le prelibatezze offerte da questa azienda agricola.
Montelio nel corso degli anni ha sempre cercato di ampliare i servizi da proporre ai loro clienti. Ora è possibile visitare i vigneti, la cantina storica e il suo infernot dalla suggestiva struttura ottagonale e accedere all‘antica tinaia che è stata allestita come sala degustazioni, dove è possibile assaporare e analizzare, sia all‘olfatto che al palato, i loro vini accompagnati da salumi e formaggi locali. Inoltre, sono state ristrutturate quelle che una volta erano le case dei braccianti agricoli e da lì sono nati sei accoglienti appartamenti arredati con l‘elegante semplicità della campagna lombarda per poter consentire ai loro ospiti di soggiornare per più giorni nella struttura.
La storia di questa famiglia descrive perfettamente la loro tenacia e il desiderio di portare avanti ciò che è stato costruito e realizzato dai loro antenati. I figli delle sorelle Brazzola hanno trovato tutti e quattro la loro strada e il loro percorso in base ai loro interessi che sono perfettamente complementari per la gestione dell‘azienda agricola.
Giovanna Brazzola, una delle due sorelle che gestisce l‘azienda gricola Montelio, sostiene che l‘Oltrepò pavese abbia un grandissimo potenziale così da poter diventare una rinomata meta, così facendo potrà far concorrenza a molte altre, per turisti alla scoperta dell‘enogastronomia, della storia e del territorio.
In conclusione, della piacevole intervista la signora Giovanna ha usato una metafora molto azzeccata per descrivere questo territorio: «L‘Oltrepò è come un diamante grezzo che bisogna sfaccettare per potergli donare la giusta luce e risonanza». Proprio quello che lei e la sua famiglia da generazioni fanno per amore di questo territorio.
