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IL MULINO PELLEGRO: UN‘ICONA STORICA DI SANTA MARGHERITA STAFFORA

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Focus Oltrepò
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Nel cuore della pittoresca campagna dell‘Oltrepò pavese, tra le dolci colline che caratterizzano il paesaggio, sorge un gioiello intriso di storia e tradizione: il Mulino Pellegro. Situato appena sopra la frazione di Casanova Staffora nel comune di Santa Margherita Staffora, questo antico mulino rappresenta un legame tangibile con il passato agricolo della regione, conservando intatto il suo fascino secolare e continuando a svolgere un ruolo significativo nella vita della comunità locale.

Una Storia Radicata nel Tempo

Le radici del Mulino Pellegro affondano profondamente nella storia, risalendo addirittura al XIII secolo, quando risulta essere già attivo e di proprietà della nobile famiglia dei Malaspina nel 1275. Il mulino prende il suo nome dal proprietario che lo restaurò nell‘Ottocento, Pellegro Natuzzi, che contribuì a preservarne l‘integrità e a mantenere viva la sua funzione di cuore pulsante della comunità.

Un Luogo di Attività e Socializzazione

Durante i secoli, il Mulino Pellegro è stato molto più di un semplice impianto per la macinazione dei cereali. Era il fulcro della vita agricola locale, dove i contadini arrivavano carichi di raccolto, con carri stracolmi di grano dorato e segale, per trasformare il loro prezioso carico in farina, l‘ingrediente essenziale per il pane quotidiano. L‘attività al mulino si intensificava durante la stagione della mietitura, e spesso si lavorava anche di notte per soddisfare tutte le richieste.

L‘aspetto più affascinante del Mulino Pellegro era però la sua capacità di unire le persone. Non esistevano prenotazioni al mulino; era una questione di ordine di arrivo. Questo significava che i contadini dovevano spesso svegliarsi all‘alba e intraprendere un viaggio con i loro carri per assicurarsi un posto in coda. Tuttavia, l‘attesa al mulino non era solo un‘esigenza pratica; era un momento di condivisione e socializzazione. Mentre si attendeva pazientemente il proprio turno, i contadini si scambiavano racconti e esperienze, discutevano e talvolta concludevano veri e propri affari, dalla compravendita di animali alla scambio di terreni e arnesi da lavoro.

L‘Evocativa Ruota Rossa

Una delle caratteristiche distintive del Mulino Pellegro è la sua ruota, che nel corso del tempo è passata attraverso varie trasformazioni. Nell‘originale costruzione del mulino, la ruota era realizzata in legno, in perfetta armonia con l‘ambiente circostante e le tradizioni artigianali dell‘epoca. Tuttavia, durante una ristrutturazione nell‘Ottocento, la vecchia ruota di legno fu sostituita da una nuova, realizzata in ferro. Questa scelta conferì un tocco di modernità all‘edificio, evidenziato dalla vivace tonalità di rosso della nuova ruota, che ben risalta contro l‘architettura storica del mulino. Nonostante il cambiamento, la ruota rimane un simbolo tangibile del passato e del presente del Mulino Pellegro, mentre continua a svolgere la sua funzione essenziale nel garantire il flusso costante dell‘acqua necessario per la macinazione.

Un‘Eredità da Preservare

Oggi, il Mulino Pellegro rappresenta non solo un monumento storico, ma anche un patrimonio culturale e sociale per la comunità di Santa Margherita Staffora. La sua storia evocativa e la sua continua funzionalità mantengono vive le tradizioni agricole e artigianali del passato, mentre offrono agli abitanti locali e ai visitatori l‘opportunità di immergersi in un pezzo di storia viva.

Il Mulino Pellegro non è solo un edificio, ma un simbolo di resilienza e continuità nel cambiamento. Continua a testimoniare il legame profondo tra l‘uomo e la terra, e rimane un luogo dove il passato si fonde armoniosamente con il presente, creando un ponte tra le generazioni e le tradizioni che hanno plasmato la vita nella pittoresca campagna dell‘Oltrepò pavese.

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