Alla ricerca del futuro della prevenzione: uno sguardo intenso alla personalizzazione dello screening tumorale, ai suoi progressi tecnologici e alla sua promessa nella trasformazione della nostra prospettiva sulla salute. Dall‘indagine dei fattori di rischio all‘intervento tempestivo.
Lo screening è un esame per la diagnosi precoce, proposto a tutte le persone in una certa fascia di età e con caratteristiche comuni all‘intero gruppo e non a specifici individui. Uno degli elementi importanti perché un esame possa diventare di screening è che incida sulla riduzione della mortalità per la patologia oggetto di screening.
Un esame di screening non previene la malattia, cioè non protegge dal tumore, ma permette di diagnosticarlo in fase iniziale e quindi di curarlo precocemente riducendo la mortalità per quel tipo di patologia.
Nell‘ambito del tumore della mammella la mammografia è l‘unico esame di screening usato su larga scala: permette di ridurre la mortalità per cancro della mammella fino al 35% circa. Lo screening mammografico è un intervento di sanità pubblica rivolto gratuitamente (senza prescrizione del curante) a tutte le donne che vengono quindi invitate per lettera all‘esecuzione del test ed interessa la fascia di età dai 45 ai 74 anni con intervallo biennale (intervallo di 1 anno tra 45 e 49 anni).
Lo screening mammografico è sottoposto a rigorosi controlli di qualità sia in fase organizzativa, sia in fase di esecuzione, assicurando quindi la qualità delle apparecchiature mammografiche e anche degli operatori, sia dei tecnici di radiologia che eseguono materialmente l‘esame mammografico, sia dei radiologi che devono superare alcuni test proposti dalle società scientifiche. Ogni mammografia viene valutata da due radiologi distintamente, che operano in modalità cosiddetta «doppio cieco». Tutto questo permette di ottenere una alta performance del test e ridurre in modo significativo gli errori diagnostici.
I centri specializzati che operano nello screening utilizzano apparecchiature moderne con dosi di radiazioni più basse e gli esami vengono valutati da medici esperti per offrire le migliori garanzie di sicurezza e performance diagnostica.
Il consiglio è quindi di sottoporsi allo screening mammografico secondo le linee guida in vigore in Italia, anche se in continua evoluzione in relazione ai risultati di studi in grado di cambiare il profilo dei rischi e dei benefici. Vari studi stanno valutando la possibilità di personalizzazione dello screening in relazione ai fattori di rischio.
Tra vari centri dove poter effettuare questi esami, ce ne è una che da molti anni opera a Salice terme in Oltrepò Pavese: la Casa di Cura Villa Esperia. In questa eccellenza sanitaria del nostro territorio si eseguono esami mammografici da parte di TSRM (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica) specializzati, utilizzando un mammografo di ultima generazione (con tomosintesi integrata). La doppia lettura delle mammografie viene eseguita sia da parte dei Medici del Gruppo Villa Esperia (dr.ssa Lorena Garioni e Dr. Dino Sosio) ma anche dai medici della Radiologia Senologica del Policlinico San Matteo (responsabile dott. Di Giulio). Eventuali patologie mammarie vengono poi prese in carico dalla Breast Unit del Policlinico San Matto che si avvale della competenza e professionalità di varie figure mediche specialistiche che operano in equipe.
La prevenzione è la chiave per una vita sana e piena. Non si deve aspettare. Occorre consapevolezza per proteggere la propria salute e assicurarsi un futuro senza paura. L‘autocoscienza e la mammografia possono fare la differenza. Non si permetta al timore di vincere. Programmare una visita di screening oggi stesso consente di indirizzare il proprio cammino verso una vita senza paura del tumore al seno.
La salute merita questa attenzione! Non lasciate che il tempo passi inosservato. Prendetevi cura di voi stesse, ora e per il futuro.
