Il Santuario di Santa Maria delle Grazie, situato a Voghera, affonda le sue radici nel XII secolo. La prima documentazione storica risale al 1153, quando Papa Anastasio IV confermò la dipendenza di un monastero benedettino dall’Abbazia di San Marziano di Tortona. Questo luogo di culto ha attraversato secoli di trasformazioni, mantenendo sempre un ruolo centrale nella vita religiosa e culturale della città.
Le Origini Benedettine e il Passaggio ai Domenicani
Nel 1410, il monastero passò dai Benedettini ai Frati Predicatori, noti come Domenicani, che ne curarono la gestione spirituale e materiale per quasi quattro secoli. Un momento cruciale si ebbe nel 1492, quando il complesso subì un’importante ristrutturazione che culminò nella riconsacrazione del santuario nel 1511, dedicandolo a Santa Maria del Rosario. Durante questo periodo, il santuario accolse figure di rilievo come il giovane Antonio Ghislieri, futuro Papa Pio V.
Le Turbolenze dell’Età Napoleonica
L’arrivo dell’età napoleonica portò grandi cambiamenti. Nel 1805, il monastero fu soppresso e i beni ecclesiastici espropriati. L’edificio venne utilizzato per scopi civili e militari: abitazione, stalla, magazzino e, solo occasionalmente, luogo di culto. Dopo decenni di abbandono, il santuario riaprì al pubblico nel 1858.
Il Ritorno dei Francescani e i Cambiamenti del Complesso
Nel 1860, i Padri Francescani tornarono a gestire il santuario, riportandovi stabilità e fervore spirituale. Tuttavia, nel 1870 il complesso monastico subì nuove modifiche: parte fu destinata a usi militari, mentre un’altra sezione ospitò un asilo infantile. Solo nel 1926 i Francescani recuperarono l’intero complesso, restaurandolo e dedicandolo solennemente a Santa Maria delle Grazie nel 1927.
L’Architettura del Santuario
Il santuario è un esempio di architettura tardogotica con influenze rinascimentali. La chiesa, interamente costruita in laterizio a vista, riflette lo stile austero e funzionale tipico delle costruzioni lombarde.
- La Facciata
Divisa in due sezioni, la parte superiore è decorata con lesene e finestre ad arco ribassato, mentre quella inferiore presenta un cleristorio con bifore sorrette da colonnine in laterizio, conferendo un’elegante simmetria all’edificio. - L’Interno
La navata unica è suddivisa in sette campate da archi ogivali trasversali. Le cappelle laterali, accessibili tramite archi a tutto sesto, sono collegate da aperture realizzate durante recenti restauri, migliorando la coerenza spaziale.
Un Simbolo di Resilienza e Fede
Il Santuario di Santa Maria delle Grazie è molto più di un edificio storico: rappresenta la resilienza della comunità di Voghera, che ha preservato questo luogo sacro attraverso secoli di cambiamenti politici e sociali. Oggi, il santuario continua a essere un punto di riferimento per i fedeli e un esempio di come tradizione e spiritualità possano convivere armoniosamente con il passare del tempo.
Visitare il santuario significa immergersi in un pezzo di storia, ammirando la bellezza architettonica e scoprendo il profondo legame che questo luogo conserva con la cultura e la fede del territorio.