Sabato 15 marzo 2025, la Sala Congressi del Teatro Azzaretti di Fortunago (PV) ha ospitato la 19ª Rassegna Internazionale BIODIVINO, un evento promosso da ItaliaBio per celebrare l’eccellenza del vino biologico e delineare il futuro dell’agricoltura sostenibile.
Un Incontro per il Territorio e per il Futuro
L’apertura della rassegna è stata affidata al Sindaco Pierachille Lanfranchi, che ha accolto i partecipanti con un discorso appassionato. Ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’agricoltura biologica per la tutela del territorio, evidenziando come iniziative come questa, insieme al Costituendo Distretto del Cibo Bioslow dell’Oltrepò Pavese, possano rappresentare una concreta opportunità di rilancio economico e ambientale.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti e rappresentanti del settore, tra cui il Dott. Lillo Alaimo di Loro, Presidente di ItaliaBio e promotore dell’iniziativa, e il Dott. Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepò Voghera. Presenti anche esponenti del mondo accademico, come la Prof.ssa Lucrezia Lamastra e il Prof. Edoardo Puglisi dell’Università Cattolica di Piacenza, oltre a figure chiave di enti e associazioni del territorio, tra cui la Dott.ssa Carola Manstretta di Slow Food Oltrepò Pavese e rappresentanti del Distretto Bioslow O.P., del Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese e del Consorzio Vini DOC Oltrepò.
L’ampia partecipazione di produttori e aziende agricole ha confermato un interesse crescente per una viticoltura che non sia solo sinonimo di eccellenza, ma anche di rispetto per l’ambiente e innovazione.
Un Nuovo Modello di Agricoltura: Biologico, Sostenibile e Innovativo
Uno dei temi centrali della rassegna è stato il bisogno di ripensare il modo in cui si fa agricoltura, puntando su un modello che sia più coeso, efficiente e sostenibile. I vari interventi hanno sottolineato l’importanza di creare reti di produttori, attraverso forme associative o consortili, per garantire maggiore forza contrattuale e una crescita più strutturata del settore. Allo stesso tempo, occorre snellire le filiere produttive, rendendole più funzionali e meno onerose, così da permettere alle aziende di operare con maggiore efficienza e competitività.
Un altro aspetto fondamentale è quello della valorizzazione dei prodotti e del territorio. Adottare strategie di marketing condivise non significa solo promuovere le eccellenze locali, ma anche far sì che il turismo enogastronomico diventi un motore di sviluppo per l’intera area. Raccontare il vino biologico dell’Oltrepò Pavese attraverso la sua storia e le sue tradizioni permette di attrarre nuovi consumatori e creare una connessione più forte tra produttori e pubblico.
Particolare attenzione è stata dedicata al tema della tracciabilità dei prodotti, che oggi rappresenta un requisito imprescindibile per garantire qualità e trasparenza. Grazie alle nuove tecnologie, come la blockchain, è possibile monitorare ogni fase della produzione, dal vigneto alla bottiglia, assicurando ai consumatori un’informazione chiara e verificabile sulla provenienza e sui processi di lavorazione.
Non meno importante è stato il dibattito sulle sfide imposte dal cambiamento climatico. Il settore agricolo è sempre più esposto a eventi climatici estremi e alla diffusione di nuove fitopatie, per cui diventa essenziale adottare tecniche innovative che riducano l’impatto ambientale e favoriscano la biodiversità. Si è parlato dell’importanza di ridurre i trattamenti chimici, favorire tecniche di coltivazione meno invasive e promuovere un uso più responsabile delle risorse naturali, con un occhio di riguardo per il risparmio idrico ed energetico.
Infine, si è discusso di economia circolare e della necessità di creare un ciclo produttivo più virtuoso, in cui ogni scarto possa diventare una risorsa. Solo attraverso un approccio integrato e consapevole sarà possibile dare nuova vita all’agricoltura dell’Oltrepò Pavese, mantenendo salde le sue radici ma con uno sguardo proiettato al futuro.
Il Ruolo Chiave del Distretto del Cibo Bioslow Oltrepò
A fare da collante a tutte queste iniziative sarà il Distretto del Cibo Bioslow dell’Oltrepò Pavese, che avrà il compito di mettere in rete gli attori del settore vitivinicolo e creare sinergie concrete per il suo sviluppo. Il distretto si pone come punto di riferimento per i produttori che vogliono investire nel biologico e nella sostenibilità, fornendo supporto, formazione e opportunità di crescita condivisa.
Degustazioni e un Clima di Ottimismo
A chiudere la giornata è stata una degustazione di vini biologici dell’Oltrepò Pavese, condotta dall’enologo Gianni Giardina, Commissario Degustatore Internazionale. I partecipanti hanno potuto assaporare le eccellenze del territorio, accompagnate da un buffet di prodotti tipici locali, in un’atmosfera conviviale e ricca di entusiasmo.
L’impressione generale che si è respirata durante l’evento è stata di grande ottimismo. La consapevolezza che il settore vitivinicolo stia attraversando una fase di cambiamento è diffusa, ma c’è anche la volontà di affrontare questa transizione con determinazione e spirito di innovazione. La 19ª edizione di BIODIVINO ha dimostrato che il futuro del vino biologico dell’Oltrepò Pavese è più che mai ricco di opportunità.