Nel cuore verde dell’Oltrepò Pavese, nell’Alta Val Tidone, sorge Zavattarello, un affascinante borgo medievale di circa 1000 abitanti che rappresenta una delle mete più suggestive della Provincia di Pavia e del Nord Italia. Inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”, Zavattarello incanta i visitatori con la sua atmosfera senza tempo, i suoi vicoli acciottolati e la sua imponente architettura storica.

Un nome che racconta una storia antica

Il toponimo “Zavattarello” affonda le sue radici nella parola latina savattarellum, che indicava il luogo dove si confezionavano le ciabatte artigianali. Per secoli, infatti, questo mestiere fu il cuore dell’economia locale, legando in modo indissolubile il borgo alla figura del ciabattino.

Origini tra mito e archeologia

Zavattarello custodisce leggende e verità storiche che si intrecciano in modo affascinante. Si narra che il borgo fu rifugio di disertori romani in fuga dalla celebre battaglia del Trebbia, combattuta nel 218 a.C. tra le truppe di Annibale e l’esercito romano. Tuttavia, il ritrovamento di reperti più antichi, oggi custoditi nel Museo Archeologico di Casteggio, testimonia la presenza di insediamenti umani ben precedenti l’epoca romana.

Il Castello Dal Verme: simbolo del borgo

Fulcro del borgo è l’imponente Castello Dal Verme, costruito e fortificato nel XIII secolo da Ubertino Landi nel 1264. Questa fortezza domina il paese dall’alto e rappresenta una tappa imprescindibile per chi visita Zavattarello. Oltre ad offrire una vista panoramica mozzafiato sulla Val Tidone, il castello è un esempio perfettamente conservato di architettura militare medievale lombarda.

Cosa vedere a Zavattarello: i luoghi da non perdere

Passeggiare per le vie di Zavattarello è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. Tra le attrazioni principali, da non perdere:

  • Il voltone d’accesso: un arco gotico in pietra, elegante e maestoso, che segna l’ingresso al borgo antico.

  • Le antiche carceri: usate fino al XIX secolo, sono testimoni silenziosi della giustizia medievale.

  • Il Vicolo dell’Abate: una delle vie più suggestive del borgo, che prende il nome da un antico monastero oggi scomparso.

  • Piazza Luchino Dal Verme e Via Marconi: un tempo arteria principale del borgo, oggi cuore pulsante di eventi culturali e manifestazioni enogastronomiche.

Zavattarello oggi: tra turismo slow e sapori autentici

Oltre al suo straordinario patrimonio storico e culturale, Zavattarello è anche una meta ideale per chi cerca esperienze autentiche, all’insegna del turismo lento e sostenibile. Circondato da boschi, vigneti e colline, il borgo offre percorsi naturalistici, degustazioni di prodotti tipici e un’accoglienza calorosa che conquista ogni visitatore.

Tra i prodotti tipici dell’Oltrepò da assaporare in loco: salumi artigianali, formaggi locali, funghi porcini, miele di collina e, naturalmente, i vini DOC dell’Oltrepò Pavese, tra cui il celebre Pinot Nero e la Bonarda.

Conclusione

Zavattarello non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere con tutti i sensi. Che tu sia un appassionato di storia, un amante della natura, un buongustaio o semplicemente in cerca di tranquillità, questo borgo saprà accoglierti con il suo fascino autentico e senza tempo.
Lasciati guidare dalla curiosità e vieni a scoprire cosa rende Zavattarello uno dei tesori nascosti più affascinanti dell’Oltrepò Pavese.

Autore: Monica Casarini