Verona, Vinitaly 2025 – Tra le 36 cantine dell’Oltrepò Pavese presenti all’edizione di quest’anno del Vinitaly, spicca Cantina Taia, una giovane realtà che racchiude in sé una lunga storia di tradizione familiare e un entusiasmo tutto nuovo per la produzione di vini identitari e di qualità.

Fondata nel 2022 da Stefania Scarabelli con il supporto del papà Alberto , Cantina Taia nasce da una svolta coraggiosa. La famiglia Scarabelli coltiva vigne da generazioni sulle colline di Montecalvo Versiggia, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, una delle zone più vocate per la produzione di Pinot Nero in Italia. Per decenni, le uve raccolte venivano conferite alle cantine sociali del territorio . Ma con l’arrivo della nuova generazione e in particolare con l’intraprendenza di Stefania, pronipote dei primi vignaioli, la famiglia ha deciso di fare il grande passo: trasformare l’uva in vino e dare vita a un progetto che unisse competenza, territorio e visione. Così nasce Cantina Taia.

Vinitaly per la filiera del vino è fondamentale – ci racconta Stefania Scarabelli – rappresenta una vetrina di contatto con operatori di settore da tutto il mondo e permette di incontrare persone provenienti da ogni parte del globo. Noi che siamo nati come produttori nel 2022, siamo già alla nostra seconda partecipazione consecutiva”.

Le etichette presentate a Vinitaly 2025

Durante la manifestazione, Cantina Taia ha proposto in degustazione l’intera gamma delle sue etichette, con un focus preciso e coerente: il Pinot Nero in tutte le sue espressioni, un vero e proprio omaggio al territorio in cui la cantina ha le sue radici.

I vini presentati:

  • Metodo Classico da Pinot Nero
  • Pinot Nero Riserva in rosso
  • Riesling Renano

Qualità, territorio e futuro: la visione di Cantina Taia

Guardando avanti, Stefania Scarabelli mostra un entusiasmo contagioso e una chiara consapevolezza del contesto in cui opera.

L’Oltrepò Pavese ha vissuto a lungo all’ombra di un’immagine legata al vino sfuso, spesso associato a una produzione di massa e non di eccessiva qualità. Ma oggi c’è una nuova generazione di produttori che sta cambiando le regole del gioco. Si punta sulla qualità, sulla cura del dettaglio, sulla valorizzazione del territorio. E il nuovo disciplinare del Classese è un passo importante in questa direzione. È il segnale che stiamo andando verso un Oltrepò sempre più riconoscibile e autorevole, anche sui mercati esteri”.

La partecipazione a Vinitaly 2025 rappresenta, per Cantina Taia, un’occasione strategica per affermare il proprio stile e la propria filosofia produttiva, ma anche per stringere nuove relazioni con buyer, importatori, sommelier e appassionati di tutto il mondo.

Cantina Taia è una scommessa già vinta: una cantina giovane, ma con le radici ben piantate in una storia familiare autentica e un’identità territoriale forte. Una cantina che guarda al futuro con passione, rigore e orgoglio.