I Celti, lungi dall’essere un singolo popolo o una razza, rappresentano un insieme di tribù che si unirono attraverso un processo di fusione culturale durato più di mille anni. Il termine “celtico” deriva dal greco “keltai”, usato dagli abitanti di Marsiglia per descrivere le tribù combattenti dell’Europa occidentale, dalle isole britanniche fino al bacino del Danubio. Questa antica cultura ha lasciato tracce significative anche nel nostro territorio, particolarmente nelle aree dell’Oltrepò Pavese e delle Quattro Province.

I Marici: Il Popolo Celto-Ligure di Clastidium

Nella zona tra la provincia di Pavia e Alessandria, si insediò il popolo celto-ligure dei Marici, che trovò il suo fulcro nella città di Clastidium (oggi Casteggio).

  • I Marici si diffusero fino a Pavia, dove l’antica Porta Marica ricorda il loro passaggio, e in Lomellina.
  • Questo popolo viveva principalmente di pesca e strinse una singolare alleanza con i Romani, che portò alla loro progressiva assimilazione e alla scomparsa come entità indipendente.

I Celti di Golasecca: Il Castello di Valverde

Un altro importante insediamento celtico è quello dei Celti di Golasecca, le cui tracce si trovano oggi nel parco del Castello di Valverde, nel cuore delle colline dell’Oltrepò Pavese.

  • Questo sito archeologico ha ospitato eventi dedicati alla cultura celtica, con ricostruzioni storiche, escursioni e laboratori.
  • L’importanza di Golasecca nel panorama celtico è tale da aver reso il parco un luogo di grande interesse per appassionati e studiosi.

Fortunago e le Origini Celtiche dei Nomi

L’etimologia di alcuni toponimi locali rivela radici celtiche. I suffissi -ago e -igo sono di origine celtica, associando anche il nome di Fortunago ai Celti. L’origine del nome fa riferimento alla dea Fortuna, probabilmente legata alla cultura celtica e ai suoi culti legati alla natura.

La Val Trebbia e la Presenza Celtica

Nella vicina Val Trebbia, la toponomastica e i ritrovamenti archeologici confermano una forte influenza celtica:

  • A Travo sorgeva il santuario di Minerva Medica e Memor, non legato alla dea romana, ma a una eroina celtica delle popolazioni rurali.
  • Si ipotizza la presenza di un bosco sacro di querce, dove si svolgevano funzioni religiose e amministrative.

Il Culto Celtico: Brigit e la Dea Madre

La religione celtica era semplice, ma profondamente radicata nella connessione con la natura:

  • Alla triade maschile degli dei si associava la dea madre Brigit, protettrice della fertilità e della guarigione.
  • Alcune iscrizioni nel tempio di Travo suggeriscono che fosse dedicato proprio alla dea Brigit, sottolineando il forte legame spirituale dei Celti con il loro ambiente.

Bobbio e i Galli-Boi

La città di Bobbio deve il suo nome ai Galli-Boi, una tribù celtica che contribuì alla fondazione dell’insediamento. I Galli-Boi rappresentano un esempio di come i Celti abbiano influenzato l’urbanizzazione e la cultura delle Quattro Province.

Un Viaggio Tra Natura e Storia Celtica

Le testimonianze celtiche nell’Oltrepò Pavese e nelle Quattro Province raccontano una storia di tradizioni antiche, legami con la natura e influenze culturali che hanno plasmato il territorio. Dalle città alle aree rurali, ogni toponimo, bosco o insediamento offre uno sguardo unico su una cultura che ha lasciato un’impronta indelebile.

Scopri i luoghi e le storie dei Celti in queste terre e immergiti in un viaggio nel tempo che unisce storia, spiritualità e natura!

Autore: Patrizia Ferlini