Piogge torrenziali nell’Oltrepò Pavese: la situazione
Le violente precipitazioni che si sono abbattute ieri sull’Oltrepò Pavese hanno creato una situazione di emergenza sia nei centri abitati che nelle campagne.
Secondo un’elaborazione Coldiretti Pavia su dati Centro Meteo Lombardo e Arpa Lombardia, si sono registrati oltre 62 mm di pioggia a Canneto Pavese, 57 mm a Santa Maria della Versa e 53 mm a Broni.
Il maltempo ha reso impraticabili molte strade rurali e ha impedito agli agricoltori di lavorare nei campi proprio durante un momento cruciale della stagione viticola.
Vigneti dell’Oltrepò Pavese in difficoltà: il rischio peronospora
Particolarmente allarmante è la situazione nei vigneti dell’Oltrepò Pavese.
Gli agricoltori non riescono ad accedere ai filari per eseguire i trattamenti preventivi contro le malattie fungine.
“L’impossibilità di effettuare i trattamenti, unita all’elevata umidità, crea condizioni ideali per la peronospora” – avverte Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia.
La peronospora è una patologia fungina che nel 2024 aveva già causato danni devastanti alle coltivazioni di vite. Il rischio di una nuova epidemia nel 2025 è concreto, con conseguenze gravissime sull’intera filiera vitivinicola dell’Oltrepò Pavese.
Previsioni meteo: attese nuove piogge nei prossimi giorni
Purtroppo le previsioni non sono incoraggianti.
Nei prossimi giorni sono attese nuove perturbazioni che potrebbero aggravare ulteriormente le difficoltà delle aziende agricole, già provate dal maltempo di queste ore.
Coldiretti Pavia ha attivato un monitoraggio costante della situazione. I tecnici dell’associazione stanno raccogliendo segnalazioni dalle aziende per documentare le criticità e presentare un dossier completo alla Regione Lombardia.
“Chiediamo alla Regione la massima attenzione per il territorio oltrepadano” – conclude Silvia Garavaglia.
L’impatto sull’economia locale
La viticoltura è uno dei pilastri economici dell’Oltrepò Pavese.
Un nuovo attacco di peronospora, favorito dal maltempo, metterebbe a rischio non solo il raccolto 2025, ma anche l’indotto legato al turismo enogastronomico e alle esportazioni vinicole.
La Coldiretti sottolinea la necessità di interventi rapidi e concreti per sostenere il comparto agricolo locale e prevenire una crisi che potrebbe avere effetti disastrosi sull’intero tessuto economico provinciale.