Verona, aprile 2025 – Anche quest’anno l’Oltrepò Pavese si è fatto notare tra i protagonisti di Vinitaly 2025, una delle manifestazioni vinicole più importanti a livello internazionale. Diverse realtà del territorio hanno partecipato all’evento, portando il meglio della tradizione vitivinicola pavese sotto i riflettori di esperti, buyer e appassionati. Tra queste, spicca la storica Azienda Agricola Bruno Verdi, realtà a conduzione familiare con oltre otto generazioni di esperienza, situata nella frazione di Vergomberra, nel comune di Canneto Pavese.

Fondata su valori antichi e profondamente radicati nel territorio, la cantina Bruni Verdi continua a produrre vini che raccontano con autenticità e passione la terra dell’Oltrepò. Tra vitigni autoctoni, lavorazioni attente e una visione contemporanea della qualità, l’azienda è oggi un punto di riferimento per chi cerca vini capaci di unire storia e innovazione.

Abbiamo intervistato Paolo Verdi, attuale proprietario dell’azienda, per raccogliere le sue impressioni su questa edizione di Vinitaly.

Bruno Verdi: anteprime, eccellenze e contatto diretto con il pubblico

Durante Vinitaly 2025, l’azienda ha presentato con orgoglio tutta la sua produzione, offrendo ai visitatori un’esperienza di degustazione completa. Tra le etichette protagoniste, tre in particolare hanno attirato l’attenzione degli appassionati: il Cruasé 2022, presentato in anteprima, l’Oltrepò Pavese Rosso Riserva ”Cavariola” 2020 ed il Metodo Classico DOCG Vergomberra 2020, che porta il nome della località in cui la famiglia ha le sue radici.

Come ci racconta Paolo Verdi, titolare dell’azienda, la possibilità di far assaggiare tutti i vini in un solo momento, a un pubblico qualificato e curioso, è uno dei veri punti di forza di Vinitaly.

Un’Oltrepò unito sotto il segno del Consorzio

La partecipazione dell’Oltrepò Pavese a Vinitaly 2025 è stata caratterizzata da una forte coesione tra le aziende del territorio. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò ha saputo creare un’area condivisa in cui le cantine hanno potuto esprimere al meglio le proprie identità, mantenendo al contempo una narrazione comune.

Paolo Verdi sottolinea quanto sia stato significativo, quest’anno, percepire un senso di appartenenza e di collaborazione tra produttori: “Si è respirata un’aria diversa. Non solo entusiasmo, ma anche voglia di fare squadra, di presentare un Oltrepò unito finalmente riconoscibile.”

Vinitaly 2025: un passo in avanti per il territorio

L’esperienza di Bruno Verdi a Vinitaly 2025 si inserisce in un contesto più ampio di crescita e maturazione dell’intero territorio dell’Oltrepò. L’evento ha rappresentato un’opportunità strategica non solo per promuovere le singole etichette, ma per raccontare una visione collettiva, fatta di qualità, accoglienza e identità.

Grazie a cantine come Bruno Verdi, l’Oltrepò Pavese continua a costruire una reputazione solida, capace di affermarsi non solo in Italia, ma anche sui mercati internazionali, con vini che parlano di storia, di famiglia e di futuro.