La Lomellina, nel cuore della Pianura Padana, è celebre per la sua lunga tradizione legata all’oca, simbolo della città di Mortara. Questa zona è nota per la Sagra del Salame d’Oca, evento annuale che celebra una delle eccellenze gastronomiche del territorio. A protezione di questo prodotto esiste un Consorzio dedicato alla salvaguardia della ricetta originale. Oltre al celebre salame, la Lomellina vanta un’altra specialità irresistibile: i ravioli d’oca, emblema della cucina locale.
La Storia dell’Oca in Lomellina
La tradizione dell’allevamento dell’oca in Lomellina affonda le sue radici nel XV secolo, quando le comunità ebraiche, insediate in queste terre grazie a Ludovico Sforza, portarono con sé l’abitudine di consumare carne d’oca. La crescente domanda spinse i salumieri locali a perfezionare le tecniche di conservazione, dando vita a prodotti iconici come il salame e, successivamente, i ravioli.
L’oca era presente a Mortara già in epoca romana, attratta dalle risaie circostanti durante le migrazioni. Gli Sforza, signori di Milano, favorirono l’allevamento di questi animali, e si racconta che persino il famoso Gioco dell’Oca sia nato in queste terre per intrattenere Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro.
I Ravioli d’Oca: Tradizione e Versatilità
I ravioli d’oca, inizialmente creati per soddisfare particolari esigenze alimentari, sono oggi un piatto amatissimo, apprezzato da tutti. Possono essere serviti con un sugo a base d’oca per esaltarne il sapore o conditi secondo preferenze personali. Questa ricetta rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e creatività culinaria.
Ricetta dei Ravioli d’Oca per 4 Persone
Ingredienti:
- 500 g di farina
- 3 uova d’oca
- 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
- Sale
- 500 g di polpa d’oca
- 1 scalogno
- Sedano e carota per soffritto
- 50 g di parmigiano
- 1 bicchiere di vino bianco
- Sedano, carota e cipolla per il brodo vegetale
- Erbe aromatiche: timo, maggiorana, rosmarino
- Mollica di pane
Procedimento:
- Preparare il ripieno: soffriggere scalogno, sedano e carota con un filo d’olio. Aggiungere la polpa d’oca tagliata a pezzi, sfumare con il vino e insaporire con le erbe aromatiche (tritate o legate in un mazzetto). Cuocere per circa un’ora.
- Tritare il composto, unire la mollica ammorbidita nel latte, salare e pepare. Formare un panetto compatto e lasciar raffreddare.
- Preparare la pasta fresca: impastare la farina con le uova, l’olio e un pizzico di sale fino a ottenere un composto omogeneo. Far riposare per 30 minuti.
- Stendere la sfoglia a uno spessore di circa 1 mm, posizionare il ripieno e formare i ravioli. Sigillare i bordi con acqua e tagliare con una rotella dentellata.
- Cuocere in acqua salata bollente e condire a piacimento.
Vino in Abbinamento
Per esaltare il sapore intenso dei ravioli d’oca, il vino ideale è il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese IGP “Caccialupo”, prodotto dalla Tenuta Fornace. Questo vino corposo e strutturato si sposa alla perfezione con la ricchezza del piatto.