La giornata del 20 febbraio 2025 sarà ricordata come una giornata storica per l’Oltrepò Pavese per l’approvazione, da parte dell’Assemblea dei Soci del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, di due riforme epocali con un consenso plebiscitario. Il nuovo statuto consortile e l’aggiornamento del disciplinare DOCG segnano un’importante svolta per il comparto vitivinicolo locale.
Un nuovo statuto per un Consorzio più equilibrato e trasparente
La revisione dello statuto rappresenta una svolta strategica per l’intero settore vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese. Approvato con oltre il 98% dei voti, il nuovo statuto consente una maggiore rappresentatività per i piccoli produttori e garantisce un equilibrio con le aziende più strutturate.
Tra le principali novità emerge l’introduzione di un minimo di dieci voti per ogni socio, indipendentemente dalla capacità produttiva. Questo meccanismo incrementa il peso decisionale delle aziende più piccole, favorendo una governance più equa.
Un ulteriore pilastro della riforma è il riconoscimento della filiera produttiva come elemento chiave: le aziende che gestiscono internamente tutte le fasi produttive otterranno un incremento del 25% nel peso decisionale, incentivando modelli di business sostenibili.
Disciplinare DOCG rinnovato: nasce il marchio “Classese”
Parallelamente, l’Assemblea ha approvato con oltre il 93% dei voti un aggiornamento del disciplinare dell’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG. La modifica principale riguarda l’introduzione del nuovo marchio distintivo Classese, creato quasi mezzo secolo fa, anche grazie alla disponibilità del Distretto del Vino il cui Presidente Fabiano Giorgi, titolare di Giorgi Wines, il quale ha dichiarato: “Il marchio Classese, nato per identificare il metodo classico oltrepadano da uve Pinot Nero di qualità, grazie all’accordo tra Consorzio e Distretto, si avvia a diventare una denominazione che potrà guidare la rinascita della vitivinicoltura nel nostro territorio”.
Questa denominazione rafforza l’identità del metodo classico pavese e consente una maggiore riconoscibilità a livello nazionale ed internazionale con una scelta che risponde alla necessità di eliminare sovrapposizioni con altre denominazioni e migliorare la strategia di posizionamento sul mercato.
Oltre al nuovo nome, il disciplinare introduce criteri produttivi più rigorosi per garantire eccellenza e qualità. Tra le nuove disposizioni spicca l’obbligo della raccolta manuale delle uve in cassetta e l’inasprimento dei parametri qualitativi relativi all’acidità e all’affinamento minimo. Per la prima volta, inoltre, vengono introdotte le Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA), valorizzando le aree più vocate della denominazione.
Un futuro sostenibile per l’Oltrepò Pavese
Queste riforme segnano un passo fondamentale per il rilancio del settore vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese. Francesca Seralvo, Presidente del Consorzio, ha dichiarato: “Abbiamo gettato le basi per una vera rinascita del nostro territorio. Il nuovo statuto e il disciplinare DOCG rappresentano strumenti essenziali per garantire trasparenza e qualità, posizionando l’Oltrepò Pavese tra le eccellenze vitivinicole italiane.”
Il Vicepresidente Cristian Calatroni sottolinea come il nuovo sistema di governance consortile aiuterà a superare le criticità storiche della rappresentanza. Massimo Barbieri, Presidente di Torrevilla e Vicepresidente del Consorzio, esprime soddisfazione per le nuove regole del disciplinare, che rafforzano gli standard qualitativi del Metodo Classico DOCG.
Anche Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, conferma il valore delle riforme per il futuro del territorio: “Serve visione, responsabilità e determinazione per garantire un futuro sostenibile all’Oltrepò Pavese. Queste riforme rappresentano un passo essenziale verso una crescita strutturata e duratura.”
Con questi cambiamenti, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese si impegna a valorizzare il territorio e a rafforzarne la competitività sul mercato, puntando su qualità, trasparenza e innovazione per il futuro della viticoltura locale.
Il rilancio dell’Oltrepò Pavese si inserisce in una strategia di sviluppo più ampia, volta a valorizzare il territorio attraverso innovazione, sostenibilità e sinergie tra i diversi attori locali. In questo contesto si inseriscono le numerose azioni strategiche promosse da Colline e Oltre Spa che, non solo, hanno assunto un ruolo centrale negli anni ma, anche, stanno sostenendo la crescita delle aziende locali promuovendo la qualità delle produzioni e incentivando il turismo enogastronomico attraverso investimenti mirati e collaborazioni strategiche volte a rafforzare la competitività dell’Oltrepò, contribuendo alla sua evoluzione in una destinazione di eccellenza.
Grazie a questo approccio integrato, l’Oltrepò Pavese si sta consolidando come un modello di sviluppo territoriale che coniuga tradizione e innovazione, con benefici tangibili per l’intera comunità.