L’Oltrepò Pavese custodisce antiche tradizioni popolari, e una delle più suggestive è la Cena delle Sette Cene, una celebrazione che si rinnova ogni anno il 23 dicembre. Questa usanza, tramandata di generazione in generazione, rappresenta un simbolo culturale radicato nel territorio. Pur adattata ai tempi moderni, viene ancora praticata con amore da molte famiglie e celebrata da alcuni ristoranti locali che ne conservano l’essenza originaria.
Scopri le origini, il significato e le peculiarità di questa tradizione che unisce simbolismo religioso, elementi pagani e una cucina ricca di storia.
Origini della Cena delle Sette Cene: Una Tradizione Millenaria
Le radici della Cena delle Sette Cene risalgono al Medioevo. Questo rituale conviviale univa spiritualità e preparazione al Natale, con un banchetto composto da sette portate cariche di significati simbolici.
Le sette pietanze rappresentano:
- Le ore di luce limitata dell’inverno;
- I sette peccati capitali;
- I sette giorni della Creazione, come narrati nella Bibbia.
La Cena delle Sette Cene era concepita come un rito di passaggio verso il giorno della Vigilia di Natale, che prevedeva il digiuno prima di accogliere la nascita di Gesù Bambino.
Le Sette Portate della Cena delle Sette Cene
- Insalata di acciughe, peperoni e barbabietole
Le acciughe, importate dalla Liguria attraverso la Via del Sale, rappresentano il legame storico tra l’Oltrepò e il mare. L’insalata mescola sapori freschi e decisi, aprendo il banchetto con semplicità e simbolismo. - Torta di zucca
Il colore solare della zucca richiama il solstizio d’inverno, simboleggiando rinascita e abbondanza in un momento dell’anno in cui la luce torna a crescere. - Cipolle ripiene di magro
Considerate un amuleto contro gli spiriti maligni, le cipolle esaltano le credenze popolari legate alla protezione e al rinnovamento. - Fasce del Bambino con l’agliata
Le reginette, con la loro forma che richiama le fasce di Gesù Bambino, vengono condite con una salsa a base di aglio e noci, simbolo di protezione e prosperità. - Merluzzo con l’uvetta
Questa portata unisce dolcezza e delicatezza, con l’uvetta che simboleggia abbondanza e il merluzzo che richiama l’umiltà del pasto di magro. - Formaggio con mostarda
Il formaggio, arricchito dalla mostarda agrodolce, crea un contrasto di sapori che rappresenta l’equilibrio tra semplicità e festa. - Pere giasò (ghiacciolo) e castagne cotte
La forma delle pere richiama la fertilità, mentre le castagne, simbolo di rigenerazione, chiudono la cena con un augurio di abbondanza e prosperità.
Il Miccone: Simbolo di Abbandono e Condivisione
Il miccone, un grande pane collocato al centro della tavola, ha un ruolo centrale nella tradizione, anche se non rientra tra le sette portate. Durante la cena, il capofamiglia spezza il miccone e lo distribuisce ai presenti, simboleggiando unità, abbondanza e condivisione. Questo gesto richiama valori spirituali e comunitari profondamente radicati nel territorio.
Una Tradizione da Scoprire
Oggi, la Cena delle Sette Cene è un’esperienza unica per chi visita l’Oltrepò Pavese durante il periodo natalizio. Famiglie locali e ristoranti della zona mantengono viva questa tradizione, reinterpretando le ricette originali con cura e rispetto per il passato.
Scoprire questa cena significa immergersi in un mondo di sapori autentici, storia e spiritualità, riscoprendo il legame profondo tra cibo, simbolismo e tradizioni locali.